Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi
a cura di Giacomo Scortichini
Quando è possibile pensionarsi con 15 anni contributivi.
Attualmente la legge prevede che per accedere alla pensione di vecchiaia si devono possedere almeno:
- 20 anni di contributi;
- Un’età di almeno 67 anni.
Esistono però varie possibilità di maturare il diritto alla pensione di vecchiaia a 67 anni ma con soli 15 anni di contributi.
Andiamo a vedere i requisiti:
La prima possibilità è quella nel caso in cui tutti i 15 anni di contributi facciano riferimento a periodi antecedenti al 31 dicembre 1992.
E bene sottolineare che nel calcolo delle 780 settimane contributive ( 15 anni), possono essere conteggiati anche quelli figurativi che sono:
- Disoccupazione indennizzata ( Naspi-Aspi e Mini-Aspi)
- Cassa integrazione guadagni ( ordinaria e straordinaria)
- Mobilità indennizzata
- Servizio militare ( a richiesta dell’interessato)
- Maternità, Paternità e permessi parentali
Inoltre “quelli volontari” e “quelli da riscatto”.
Tuttavia c’è un ulteriore requisito che questi devono rispettare: il lavoratore deve essere iscritto al Fondo lavoratori dipendenti o alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi dell’INPS.
Possono richiederlo anche gli ex Enpals e gli ex INPDAP.
La seconda possibilità consente di andare in pensione con 15 anni di contributi qualora con un provvedimento antecedente 31 dicembre 1992 si sia ottenuta l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari, anche nel caso in cui non si sia proceduto a farlo.
Anche in questo caso valgono tutti i contributi, ma solo per i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS, nonché per gli iscritti ex Enpals.
La terza possibilità è riservata a chi possiede una anzianità assicurativa di almeno 25 anni.
Ciò significa che il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni dalla data del raggiungimento dei requisiti per la pensione.
E’ necessario avere 15 anni di contributi da lavoro dipendente versati all’Assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo.
Infine, di questi 15 anni almeno 10 devono essere stati lavorati per periodi non inferiori alle 52 settimane.
E’ bene chiarire che questa terza possibilità è applicabile ai soli lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo.
Sempre in tema di pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi, la allora legge Dini del 95 prevede la possibilità di pensionamento con i seguenti requisiti:
- Possedere almeno 1 contributo accreditato prima del 31 dicembre 1995;
-Aver maturato almeno 5 anni di contributi dal 1996 in poi.
Il punto è che questa possibilità si base su un calcolo pensionistico “interamente contributivo” che, in linea generale dovrebbe produrre un rilevante svantaggio in merito alla misura dell’assegno pensionistico; possiamo riferirci, mediamente, tra un 15% e un 25%, rispetto ad un calcolo “retributivo”.
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