Lo stato di bisogno
a cura di Giacomo Scortichini
Lo sfruttamento dello stato di bisogno.
L’articolo 1448 del codice civile prescrive che “ se vi è sproporzione tra la prestazione di una parte e quella dell’altra, e la sproporzione è dipesa dallo stato di bisogno di una parte, del quale l’altra ha approfittato per trarne vantaggio, la parte danneggiata può domandare la rescissione del contratto . L’azione non è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita o promessa dalla parte danneggiata aveva al tempo del contratto”.
Oltre al presente articolo sono tanti gli ambiti in cui lo “stato di bisogno” apre alla possibilità di chi può approfittare di questa condizione per ottenere un ingiusto profitto.
Questa condizione, che mi limito a definire spregevole, non limita i suoi nefasti effetti solo a livello sociale, ma li estende anche in ambito prettamente economico.
Chi crede di fare un buon affare, un facile e lauto guadagno perché ci sono tante persone disperate disposte a prestare qualsiasi opera a qualsiasi condizioni, in realtà non si limita ad offendere la dignità umana, ma attua un comportamento antieconomico.
Ad esempio l’ usura articolo 644 del codice penale, non produce ricchezza ma sfruttamento, perché crea una vera e propria “lesione” dell’economia pubblica, nonché alla libertà di autodeterminazione contrattuale.
Oppure possiamo riferirci all’articolo 603-bis “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”. Ci dice “…….sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno”. Qui appare del tutto evidente l “abuso di posizione di vulnerabilità”.
Paradossalmente potremmo affermare che queste condotte non configurano reati né contro la persona, né contro il patrimonio; questi sono reati contro l’intelligenza di chi crede produttivo sfruttare “ lo stato di bisogno”.
Infatti sottrarre ai lavoratori ciò che gli serve per vivere significa deprimere largamente la domanda interna, che, considerata la morfologia della nostra impresa, risulta determinante per la tenuta del sistema economico.
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