Diritto scolastico: l'Insegnante
a cura di Giacomo Scortichini
Ruolo e funzioni dell'insegnante.
Molte sono le incertezze, le incomprensioni, le presunzioni, che vivono in un Diritto Scolastico che non offre sempre risposte chiare, certe, costringendo i Docenti e gli aspiranti tali a farsi interpreti di una complessa normativa. Ma "chi è l'insegnante"? Egli è un imprenditore morale, un costruttore di relazioni educanti, è colui che “IN SIGNUM” lascia il segno. L’insegnante è un professionista dell’istruzione che opera in appositi contesti che possiamo individuate nelle “istituzioni scolastiche”. É colui che attraverso le sue competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologiche, didattiche e organizzativo-relazionali educa i giovani al fine di contribuire alla piena realizzazione della loro personalità, contribuendo così ad un progredire socio-economico della nostra società.
Quali sono le attività che il legislatore definisce come funzionali all'insegnamento?
- Formarsi rappresenta l’aspetto più decisivo
- Strutturare rapporti cordiali e funzionali con gli alunni e le famiglie
- Attività Collegiali (fino a 40 ore annue)
- Attività Consiliari (fino a 40 ore annue)
- Scrutini e Esami
Oltre alla funzione in “educando” gli Insegnanti hanno una funzione in “vigilando”, per cui devono trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio della lezione ed assistere all’uscita dei ragazzi.
Quanto al profilo dei permessi e delle assenze aggiungiamo che le opzioni a disposizione del docente, ognuna con le sue peculiarità, sono:
- Aspettativa;
- Permessi brevi;
- Assemblee;
- Aggiornamento;
- Malattia;
- Diritto allo studio;
- Congedi parentali;
- Elezioni;
- Ferie;
- Permessi retribuiti;
- Festività;
- Cariche pubbliche.
Di contro non è consentito al docente:
- Impartire lezioni private agli alunni del proprio istituto;
- Per impartire lezioni private serve autorizzazione Direttore Scolastico;
- Qualunque altro impiego pubblico;
- La libera professione deve essere autorizzata dal Direttore scolastico;
- L’ esercizio attività commerciale o industriale, eccetto cooperative;
- L’ impiego presso privati.
Qualora il docente non rispetti le limitazioni contrattualmente imposte sarà soggetto alle seguenti sanzioni:
- Richiamo Scritto;
- Censura scritta;
- Sospensione non retribuita (sino 1 mese e da 1 a 6 mesi);
- Destituzione (cessazione del rapporto di lavoro);
- Dispensa dal servizio (scarso rendimento);
- Riabilitazione (dopo due anni può farne richiesta);
- Licenziamento con preavviso (assenza ingiustificata più di 3 giorni nel biennio);
- Licenziamento senza preavviso (Falsa attestazione di presenza - Condanna penale con pena accessoria di inibizione dai pubblici uffici).
Qual'è lo stato giuridico del docente?
Premettiamo che essa è la condizione del docente in relazione ad un contesto sociale da cui derivano l’insieme di norme che regolano il rapporto di lavoro. L’attività scolastica poggia sostanzialmente su due articoli della Costituzione:
Art. 33 “ L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sulla istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”
Art. 34 “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze che devono essere attribuite per concorso”.
Concludiamo parlando dell'orario di lavoro degli insegnanti. Esso è regolato dal CCNL e con esso si fa riferimento alla durata della prestazione del singolo Docente, incluse tutte le attività coerenti alla specifica funzione. Nel dettaglio:
- 24 ore settimanali per la scuola Primaria;
- 18 ore settimanali per la Secondaria ( I° e II° grado).
Aggiungiamo che sul tema il “Collegio Docenti” può deliberare la riduzione dell’ora di lezione (esempio da sessanta a cinquanta minuti). Detti minuti risultano essere da non recuperare se deliberati per causa di forza maggiore (es. Trasporti) oppure da recuperare se attendono ad una scelta organizzativa.
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