Fattura non pagata, IVA E Irpef da pagare
a cura di Giacomo Scortichini
IVA e Iperf comunque dovuti se il cliente non paga.
E’ possibile che un professionista o un lavoratore autonomo emettano fattura senza che il beneficiario del servizio onori l’impegno assunto.
La Cassazione ha spiegato che, in caso di mancato pagamento della fattura, fatta salva la condizione in cui sia stata emessa nota di credito a storno fattura e dunque eliminata l’origine del credito, la relativa Iva va comunque versata all’erario.
Dunque il solo fatto di aver emesso fattura obbliga il professionista al versamento della relativa imposta, da ciò possiamo giungere alla conclusione che il mancato pagamento non configura un elemento soggettivo tale da determinare l’esclusione del pagamento.
Ai fini dell’assoggettamento ad Irpef, la Cassazione con ordinanza n. 28253/5 del 2022 si è espressa circa l’emissione della fattura e la presunzione di incasso.
La suprema Corte afferma che si presumono incassati i corrispettivi relativi a una fattura emessa dal professionista, laddove quest’ultimo non sia in grado di dimostrare il contrario.
A parere della Suprema Corte Secondo chi emette la fattura e diventa debitore dell’IVA nel momento in cui riceve il corrispettivo, è evidente che lo avrà incassato.
Di conseguenza, il corrispettivo introitato sarà imponibile anche ad Irpef.
Vi è inoltre da aggiungere che il pagamento dell’Irpef segue due diversi percorsi nel caso di specie: Se siamo imprenditori individuali siamo costretti a pagare le tasse sui ricavi che abbiamo fatturato e quindi anche se non abbiamo incassato la fattura dovremo pagare l’Irpef sul compenso dichiarato.
Se invece siamo dei professionisti dobbiamo sapere che in regime forfettario segue il regime di cassa, vale a dire che l’Irpef sarà soltanto sui compensi incassati e quelli da incassare saranno soggetti ad imposta sostitutiva nell’anno in cui saranno incassati.
Di conseguenza, qualora si abbia la percezione che a breve non si riceva l’importo dovuto, la sola cosa da fare per evitare di dover pagare l’Irpef è stornare la fattura, ossia emettere una nota di credito per l’importo corrispondente. Così facendo automaticamente annulliamo il ricavo in precedenza registrato ed evitiamo di dover pagare l’Irpef in anticipo.
Ciò che dobbiamo avere molto chiaro è che l’emissione della nota di credito a storno fattura elimina il diritto di richiedere al cliente moroso il dovuto a fronte di una fornitura di prodotti o servizi.
Quindi l’emissione della nota di credito è una misura da mettere in atto soltanto quanto riteniamo che il nostro cliente non onorerà il dovuto ed a fronte di tale convinzione abbiamo deciso di intraprendere la strada del recupero coattivo che consiste nell’azione esecutiva finalizzata al recupero di un credito, in virtù di un provvedimento giudiziario, nel quale il giudice accerta l’esistenza del credito e il mancato pagamento da parte del debitore.
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