Frode - Prodotto difforme o diverso
a cura di Giacomo Scortichini
Frode nell'esercizio del commercio
L’art. 515 del codice penale statuisce che: “Chiunque, nell’esercizio di un’attività commerciale ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione sino a due anni o con una multa fino a euro .Se si tratta di oggetti preziosi, la pena e la reclusione sino a tre anni o una sanzione non inferiore a euro 103”.
L’elemento soggettivo del reato è caratterizzato dal dolo generico.
Anche se la norma in esame fa riferimento a "chiunque", si tratta in realtà di un reato proprio, dunque la frode riguarda esclusivamente soggetti che svolgono un'attività commerciale, industriale o in ogni caso produttiva, anche se non posseggono la qualifica di imprenditori.
Il frodato è colui che riceve il bene in forza di un contratto lecito ed efficace, dunque un acquirente, che può entrare in possesso del bene stesso a qualunque titolo; per uso personale, per trasformarlo in una successiva lavorazione, per uso familiare eccetera.
Il reato, che non si basa su artifizi e raggiri altrimenti si configurerebbe il reato di truffa, si realizza al momento della consegna del prodotto difforme o diverso.
E’ bene precisare quali sono gli elementi di “difformità” o di “ diversità” che determinano il reato:
-Diversità per origine del prodotto concerne il luogo geografico di produzione di cose; esistono prodotti che offrono all’acquirente garanzie per il solo fatto di essere state prodotte in quel determinato luogo
-Diversità per “provenienza” indica che la fonte sia rinvenibile in un determinato produttore o intermediario; che spesso rappresenta ciò che contraddistingue il prodotto, una sorta di “antonomasia”.
-Difformità per “qualità” sussiste laddove tra la cosa dichiarata/pattuita e quella consegnata vi sia una differenza di pregio o di utilizzabilità;
-Il concetto di “quantità” investe il peso, la misura o il numero.
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