Licenziamento ritorsivo.

a cura di Giacomo Scortichini

Licenziamento ritorsivo e motivi di nullità.

E’ una tipologia di licenziamento basato su di un atto vendicativo, applicato arbitrariamente dal datore di lavoro a fronte di un atto legittimo del lavoratore, per quanto non gradito al datore di lavoro.
Una rappresaglia, resa ancora più spregevole dal fatto che esercitata nei confronti di una soggettività dotata di minori strumenti di tutela.
Una volta esclusi le giuste cause e i giustificati motivi, il lavoratore può impugnare il licenziamento perché è posto alla base di una motivazione non meritevole di tutela, la ritorsione.
Dobbiamo prima definire quando si configuri il “licenziamento ritorsivo”;
Spetta dimostrare al lavoratore che:
- L’aspetto ritorsivo sia stato il solo elemento posto, realmente, alla base del licenziamento, una assoluta esclusività non rilevabile nel licenziamento discriminatorio.
- Quando addotto dal lavoratore dovrà dimostrare l’insussistenza delle motivazione poste a fondamento del recesso da parte del datore di lavoro.
E’ del tutto evidente che nel caso sussistessero giusta causa o giustificato motivo, la ipotesi di licenziamento ritorsivo verrebbe meno.
Altro elemento di estrema importanza è quello di avere ben chiara la differenza tra il “licenziamento discriminatorio” e “ licenziamento ritorsivo
Nel licenziamento discriminatorio a nulla serve indagare se nel datore di lavoro esista o meno la volontà di discriminare, in quanto la discriminazione ha un carattere oggettivo e dunque nulla rileva l’elemento soggettivo di chi la pone in essere.
Di contro nel licenziamento ritorsivo deve emergere la volontà del datore di lavoro di voler punire il lavoratore, anche se a fronte di un comportamento lecito.
La prova del licenziamento ritorsivo può essere effettuata anche tramite presunzioni.
Nel caso si giunga ad accertare il licenziamento ritorsivo il datore di lavoro sarà costretto:
- Alla reintegra del lavoratore
- Al risarcimento dell’ingiusto danno provocato al lavoratore
Per tutti coloro che possono ritenere che una “giustificato motivo” sarà pur sempre rintracciato dal vendicativo imprenditore, deve restare comunque viva la fiducia nella giustizia che agirà per fatti concludenti, per elementi oggettivi e concreti.

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