Quando spetta la pensione di reversibilità dei nonni

a cura di Giacomo Scortichini

Requisiti per accedere alla reversibilità dei nonni.

Secondo il nostro ordinamento la pensione di reversibilità spetta al coniuge e ai figli superstiti minorenni, oppure nel caso siano inabili al lavoro di qualunque età purché siano a carico del genitore al momento del decesso.
Con sentenza del 1999 il diritto venne esteso anche anche ai minori conviventi con i nonni pensionati, senza distinguere tra nipoti abili o inabili, con l’unico limite della minore età.
Da ciò si può evincere che il raggiungimento della maggiore età del nipote esclude il diritto alla pensione di reversibilità.
La Corte Costituzionale è recentemente intervenuta per affermare che la disciplina ignora la funzione solidaristica della pensione di reversibilità ai superstiti, in quanto la comprovata relazione affettiva tra nonno e nipote è ampiamente riconosciuta dal nostro ordinamento, pertanto non si comprendono le ragioni per giungere ad escludere la spettanza della reversibilità quando le evidenze parlano di un sostentamento a carico dei nonni a causa della premorienza dei suoi genitori e dello stato di incapacità legale da cui è afflitto.

Inoltre appare incomprensibile, oltre che ingiustamente discriminatorio, che i soli nipoti orfani maggiorenni e inabili al lavoro viventi a carico del de cuius siano esclusi dal godimento del trattamento pensionistico dello stesso, pur versando in una condizione di bisogno e di fragilità particolarmente accentuata, basti pensare che ad essi è riconosciuto il medesimo trattamento di reversibilità in caso di sopravvivenza ai genitori, proprio perché non in grado di procurarsi un reddito proprio in ragione della predetta condizione.

Il tutto in palese violazione dell’articolo 38 della nostra Costituzione che ci ricorda che chiunque a diritto ad una esistenza dignitosa, anche chi vive in uno stato di bisogno, in quanto il diritto ad esso appartiene.

Se questo è il presupposto la tutela non può escludere quei soggetti che pur in maggiore età ed orfani, sono a carico dei nonni in quanto inabili al lavoro; se il loro sostentamento è connesso al mantenimento dei nonni, alla loro morte dovranno beneficiare della pensione di reversibilità indipendentemente dalla loro età, in quanto il requisito di inabilità al lavoro resta tale e ciò che più importa è la persistenza dello stato di bisogno che è meritevole di tutela.

Pertanto la Corte Costituzionale afferma che “Deve essere dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo. 38 del d.P.R. n. 818 del 1957, per violazione dell’articolo 3 della Costituzione, nella parte in cui non include tra i destinatari diretti ed immediati della pensione di reversibilità i nipoti maggiorenni orfani riconosciuti inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti assicurati.

Grazie per l’attenzione concessaci

Torna indietro

Commenti

Aggiungi un commento

Somma 1 a 7.