Il contratto di affitto
a cura di Giacomo Scortichini
Contratto di locazione, come stipularlo.
Generalmente parliamo di affitto includendo nel termini anche il contratto di locazione anche se tra loro esiste una differenza:
- La locazione è un contratto che ha ad oggetto beni non produttivi
- L'affitto è un contratto che ha ad oggetto beni produttivi
In ogni caso nel termine comune di " affitto" solitamente intendiamo includere entrambe le tipologie.
Il contratto di affitto o locazione è l’atto col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo.
Da questo contratto non deriva l’acquisizione di nessun diritto reale sul bene, ma solo il diritto di godimento.
Ci stiamo riferendo ad un accordo bilaterale dove a fronte di un quantum economico viene corrisposta la facoltà di godimento del bene oggetto del contratto.
Per la stipula del contratto debbono essere individuati e chiaramente espressi:
il “conduttore” e il “locatario”- il bene oggetto del contratto – Il prezzo – la durata
Le parti hanno l’obbligo di registrare il contratto di locazione, presso l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla stipula del contratto.
La determinazione del canone è affidata alla libera pattuizione delle parti o secondo gli accordi tra le organizzazione dei proprietari e quelle degli inquilini.
Il contratto prevede la possibilità di applicare “ lo sfratto per morosità”, che dovrà essere preceduto da una “lettera di diffida, che nel caso non produca nessun effetto, si potrà agire con atto di intimidazione per sfratto per morosità, chiedendole la convalida in udienza al tribunale competente che è quello della circoscrizione dove si trova l’immobile oggetto del contratto.
A tale proposito può essere inserita la “clausola risolutiva espressa” che può consentire al proprietario di rescindere il contratto nel caso non venga rispettata una delle obbligazioni in essa contenute. Ad esempio il solo mancato pagamento entro un determinato giorno del mese può essere posto quale condizione di rescissione contrattuale.
La durata del contratto varia nel numero degli anni a secondo che si tratti di un contratto a:
- canone libero 4+4, così definito perché l’importo che l’inquilino corrisponderà al proprietario e liberamente determinato dalle parti
-canone concordato 3+2, l’importo del canone e stabilito sulla base degli accordi tra le “organizzazione dei proprietari” e quelle degli inquilini.
Si ha il rinnovo se il locatore non comunica la sua volontà di non rinnovare entro 6 mesi dal termine della prima scadenza.
Per quanto invece riguarda le locazioni ad uso commerciale, industriale, professionale 6+6
Mentre le locazioni ad uso alberghiero sono da 9+9
Si ha il rinnovo se il locatore non comunica la sua volontà di non rinnovare entro 12 mesi dal termine della prima scadenza, nelle locazioni ad uso commerciale, e 18 mesi prima per le locazioni ad uso alberghiero.
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