Cani in condominio cosa dice la legge
a cura di Giacomo Scortichini

Noi parliamo, il cane abbaia...
Il cane ha diritto di vivere in condominio, il nostro codice civile vieta l’esclusione aprioristica dell’animale domestico.
Esiste però la possibilità, a fronte di un regolamento approvato all’unanimità di inserire l’esclusione di questa possibilità.
Noi parliamo, il cane abbaia. Il fatto sta nello stabilire se questa sua funzione vitale possa e in che misura ledere la tranquillità e la serenità dei condomini.
In questo caso è nella capacità del proprietario la possibilità di limitare gli effetti sgradevoli verso gli altri condomini attraverso una attenta cura ed una particolare attenzione per eventi che possono risultare anche disturbanti; il proprietario dovrà quindi mettere in campo tutti gli strumenti al fine di limitare le possibili problematiche di civile convivenza.( Insonorizzazione dell’appartamento, Rieducazione del cane, evitare di lasciarlo solo a lungo all’interno dell’appartamento, seguirlo sempre negli spazi comuni).
Il cane pur essendo libero di utilizzare gli spazi comuni non può minacciare la sicurezza altrui o mantenere un atteggiamento aggressivo tale da turbare le persone che non possiedono una grande familiarità con questi animali.
Dunque il cane può vivere nel condominio, lo stabilisce la legge, allo stesso tempo la legge ci dice che è lecito poter sollevare l’insostenibilità, specie se condivisa da più condomini, che è in larga misura è determinata da una scarsa attenzione del proprietario, da una scarsa sensibilità verso la tutela della serenità dei condomini.
Spetterà dunque al giudice, prevalentemente sulla base di prove testimoniali, stabilire se esistono i presupposti per rendere intollerabile questa convivenza o se le obiezioni sollevate sono il frutto di una irrilevante tolleranza.
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